In volo nella Storia: col drone a San Martino della Battaglia
Un tuffo, anzi, un volo nella storia quello che ci attende oggi. Siamo diretti a San Martino della Battaglia, frazione di Desenzano. Un luogo dove si è fatta la storia, quella dell’Italia.
Era il 24 giugno 1859 e su quei campi si scontrarono le forze del Regno di Sardegna, guidate da Vittorio Emanuele II, alleate con i francesi di Napoleone III, con gli austriaci, guidati dall’imperatore Francesco Giuseppe. Una vittoria storica per quello che di lì a poco sarebbe diventato il Regno d’Italia.
Un po’ emozionati, arriviamo al cospetto della Torre. Oggi il drone volerà sin lassù e le immagini aeree di San Martino della Battaglia diventeranno parte di un video dedicato al territorio bresciano. Che la missione abbia inizio.
La rievocazione storica della battaglia di San Martino ripresa dal drone
Per le riprese aeree di San Martino non abbiamo scelto un giorno qualunque. Oggi, infatti, è il 154° anniversario della battaglia e, grazie all’impegno della Società Solferino e San Martino, si tiene la rievocazione storica della battaglia con figuranti in costume.
Il drone si alza in volo. E’ davvero un tuffo nel passato. All’ombra della Torre, le truppe del Regno di Sardegna e tanti volontari arrivati da tutta la penisola. Dall’altra parte gli austriaci, ben equipaggiati e ben coordinati. Al comando ci sono Vittorio Emanuele II e Ludwig von Benek.
Lo scontro sul Garda fu quasi casuale. Dopo la battaglia di Magenta, l’esercito franco-sardo arrivò sulle alture delle colline moreniche, all’inseguimento degli austriaci. Insieme alle truppe del Regno di Sardegna, c’erano quelle francesi, che si scontrarono con gli austriaci a Solferino.
A San Martino lo scontro fu duro. I soldati del Regno di Sardegna combatterono con valore e abnegazione sotto il fuoco nemico. Celebre la frase attribuita a Vittorio Emanuele: «Fioeui, o i piuma San Martin o i auti an fa fé San Martin a nui!» (Figlioli, o prendiamo San Martino, o i nostri avversari ci obbligheranno a “fare San Martino”). Alla fine fu l’esercito sardo ad avere la meglio, anche se gli austriaci lasciarano il campo solo dopo aver ricevuto l’ordine dell’imperatore di ripiegare, ritirandosi in relativo buon ordine oltre il Mincio e nella fortezza di Peschiera.
Fu una delle pochissime vittorie dell’esercito italiano. Sul campo di battaglia, migliaia i morti e i feriti. Vedendo i corpi dei caduti, calpestati e senza sepoltura, Henry Dunant fu ispirato alla creazione della Croce Rossa: un evento storico per l’umanità, che gli valse il primo Premio Nobel per la pace.
Nelle immagini aeree del drone il tempo sembra essersi fermato. A dominare, su tutto, la torre di San Martino.
Le immagini aeree della Torre di San Martino della Battaglia
La Torre si innalza sul colle più alto di San Martino.
Eretta in onore di Vittorio Emanuele II e di chi ha combattuto per l’Unità d’Italia, è un simbolo del patriottismo italiano: i fondi per la costruzione, infatti, furono raccolti grazie ad una sottoscrizione nazionale.
L’inaugurazione risale al 15 ottobre 1983, dopo 13 anni dall’inizio della costruzione. A presenziare anche re Umberto I e la regina Margherita.
All’interno, statue e affreschi rievocano fatti e protagonisti del Risorgimento. Restiamo ammirati dalla sua maestosità, mentre il drone sale su, per 70 metri, fino al faro, che nella notte irradia il Tricolore. Da lassù la vista spazia dal campo di battaglia ai vigneti tutti intorno fino ad intravedere anche il lago di Garda.
Il paesaggio ripreso dall’alto dal drone comunica serenità, grandezza, luce. Nulla a che fare col sangue e la violenza della battaglia. Sembra quasi incredibile che questi luoghi siano stati teatro di scontri tanto cruenti, ma la Torre è lì a ricordarlo.
La rievocazione storica, immortalata nelle riprese aeree del nostro drone, è ormai alla fine e anche la nostra giornata è ormai conclusa.
Lasciamo San Martino della Battaglia, consapevoli che nei fotogrammi aerei del drone, oggi, non ci sono solo le immagini di paesaggi mozzafiato, ma anche frammenti della nostra Storia.