Il drone in volo su Sirmione: il castello, il fossato, il lago

A volo di gabbiano sulla bella Sirmione, la Perla del lago di Garda. Talmente bella, da far innamorare il poeta veronese Catullo, che la salutava con dolci parole, “Salve, o venusta Sirmio”. Un angolo incantato, che ha ispirato persino Dante, mentre il Carducci così la descriveva:
Questa raggiante coppa Italia madre protende, alte le braccia, a i superi;
ed essi da i cieli cadere vi lasciano Sirmio, gemma de le penisole.
Musa dei poeti, Sirmione mantiene ancora oggi intatto il suo fascino, immortalato nei fotogrammi che qui vi mostriamo. Scatti inediti, ripresi dall’alto, grazie alla riprese aeree del multirotore di Immaginaria, che costituiscono una delle tappe di un viaggio emozionante, alla scoperta delle bellezze della provincia di Brescia, che presto diventeranno un video.
I fotogrammi del Castello scaligero
Le riprese aeree del drone rivelano il Castello Scaligero come pochi lo avevano visto. Illuminato dal sole di una calda giornata d’estate, i fotogrammi del Castello ne raccontano l’architettura, i dettagli, le torri merlate, la disposizione degli spazi interni.
Posto strategicamente sull’unica via d’accesso alla terraferma, il castello di Sirmione è uno fra i più completi e meglio conservati d’Italia, con le sue torri e mura merlate. Ben evidente nei fotogrammi ripresi dal drone, il mastio, la torre principale, che risale al XIII secolo, quando Mastino I della Scala diede l’avvio alla prima fase della costruzione, attorno al 1259.
Le riprese aeree rivelano anche l’interno del Castello. Oltre al mastio, si notano le tre torri angolari e due ingressi, un cortile minore, posizionato a sud del principale, ed il rivellino dell’accesso meridionale. La darsena ed il terzo cortile furono aggiunte successivamente.
Riprese aeree del fossato e della darsena del Castello di Sirmione
Proseguendo il nostro viaggio, l’occhio del drone immortala il fossato aperto sul lago di Garda e la darsena, che rende unico il Castello di Sirmione: un raro caso di fortificazione destinata ad uso portuale, come riparo per la flotta scaligera. Particolari le torri angolari a punta di lancia della darsena, tipiche delle fortificazioni del XV secolo.
Un tempo l’accesso avveniva dall’esterno tramite un rivellino, fortificazione posta a riparazione della porta, con battiponte merlato ed un secondo rivellino con ponte levatoio sul canale. La posizione del Castello, difeso dalle acque del lago di Garda, era d’altra parte strategica. Non a caso, divenne il punto di forza del sistema di difesa e di controllo scaligero, e tale rimarrà fino al XVI secondo, quando, ormai annessa alla Repubblica di Venezia, il suo posto verrà preso da Peschiera.
Il lago
Sirmione si trova sulla penisola omonima che si protende all’interno del lago di Garda. Un lembo di circa quattro chilometri, che divide a metà la riva meridionale del Benaco. A Sud, le colline moreniche. A Nord, lo splendido lago di Garda, in cui si specchia, come una ninfa vanitosa, Sirmione.
Salendo i 146 gradini del mastio, il panorama è impagabile. Un assaggio ce lo danno i fotogrammi ripresi dal drone. Scatti aerei che immortalano il lago di Garda, illuminato dal sole. Da una parte la costa bresciana, dall’altra quella veronese, mentre davanti a Sirmione la punta del Garda, in terra trentina.
Questo volo del drone finisce così, con dei fotogrammi che ci lasciano sognare di storie di re e principesse, poeti e marinai, sullo sfondo del Benaco e della bella Sirmione.